ATTENZIONE

ATTENZIONE: i racconti sottostanti potrebbero contenere un sacco di parolacce

L'omicidio di Johnny Fecale



Quando arrivai nell'ufficio di Johnny Fecale fui molto sorpreso principalmente perchè utilizzai il passato remoto. Quando sono arrivato nell'ufficio della vittima, Johnny Fecale per l'appunto, la polizia scientifica aveva appena ultimato i rilievi e stava riponendo le proprie attrezzature. Il cadavere di Johnny giaceva riverso sulla scrivania. É un'abitudine abbastanza diffusa tra i cadaveri quella di giacere riversi da qualche parte ed il buon Johnny Fecale non faceva eccezione. Johnny Fecale era un imprenditore famoso che operava nel settore dei biopolimeri contraffatti, era però principalmente noto al grande pubblico a causa della sua relazione tormentata con la opinionista televisiva ed ex pornostar Suffragetta Grandilabbra. La scena del crimine era alquanto inquietante, o forse non lo era affatto, però avevo voglia di utilizzare l'aggettivo "inquietante". Di fatto Johnny aveva il cranio fracassato da un corpo contundente ( è curioso il fatto che i corpi contundenti abbiano come unico utilizzo quello di fracassare crani in eventi delittuosi. Trovo che ne andrebbe vietata la produzione).
Accanto alla scrivania di Johnny c'era la sacca contenente i suoi bastoni da golf. Com'è possibile che Johnny non abbia pensato di utilizzare un bastone da golf per difendersi? Non ne ha avuto il tempo? Non temeva il suo aggressore o la sua aggreditrice o aggressrice o come cazzo si dice? Conosceva forse il suo aggressore o la sua aggreditrice o aggressrice o come cazzo si dice? Esiste il femminile di aggressore? Mah?
Il cadavere di Johnny (che giaceva riverso, ricordiamocelo) è stato ritrovato dal personale delle pulizie (malpagato, sappiatelo) attorno alle 19,15 ed il medicole legale presume che il decesso  risalga ad almeno tre ore prima del ritrovamento del cadavere. Possibile che alle 16,15 nel pieno svolgimento delle attività lavorative della " Biopolimeri Contraffatti Johnny Fecale S.p.a." nessuno abbia sentito nulla di quanto stava avvenendo nell'ufficio di Johnny?
Chi avrebbe voluto uccidere Johnny? Forse il primo marito ed ex collega di Suffragetta Grandilabbra, ancora perdutamente innamorato di lei, noto con il nome d'arte di Micky Pennone?  Forse il principale concorrente in affari di Johnny? Il Famigerato e discusso John Catanzaro, proprietario della "Biopolimeri Contraffatti In Maniera Perfetta Srl"?
Qui ci vuole un buon investigatore per rispondere a tutte  queste domande e soprattutto per scoprire chi è l'assassino o l'assassina, qualcuno che possa dare una risposta alle curiosità dei lettori e delle lettrici.
Quella persona però non sono io. Io sono un necroforo, cioè, un becchino, sono venuto qui solo per  trasportare il cadavere di Johnny Fecale all'obitorio.
Mi dispiace per voi lettori e lettrici, non saprete mai chi ha ucciso Johnny.

Una bella gita

Nel pomeriggio sono andato a fare una bella gita con i miei genitori e con mia sorella. Siamo stati in centro a vedere i ricchi che mangiavano il gelato. 
Mio papà dice che quelli che mangiano il gelato non sono tutti ricchi, alcuni sono poveri che chiedono dei prestiti in banca per comprare il geleto e farsi dei selfie mentre lo mangiano, per poi pubblicare tutto sui social network e fare schiattare di invidia i loro parenti, amici e conoscenti che non hanno mai neanche immaginato di poter mangiare il gelato.
In centro c'è un sacco di gente che si apposta nei pressi delle gelaterie in attesa che arrivi qualche ricco a comprare il gelato.
Alcuni ricchi sono così ricchi che arrivano con l'automobile, alcune delle quali sono anche nuove. I ricchi meno ricchi arrivano in bicicletta e quelli che vogliono sembrare ricchi, comprando il gelato coi soldi che ha prestato la banca, arrivano a piedi come tutti quelli che vengono a guardare e basta.
Mia mamma dice che suo nonno le raccontava che, molti ma molti anni prima, tutti o quasi avevano un'automobile e che tutti ma proprio tutti si mangiavano il gelato, anche i vecchi e i bambini che non avevano un'automobile. 
Poi c'è stata una grossa crisi economica e non c'erano più i soldi per pagare le pensioni, i pompieri, gli insegnanti, i medici e così l'Italia ha cominciato a vendere i monumenti, i musei e le opere d'arte. Poi sono finiti anche quei soldi, così l'Italia ha chiesto aiuto ai paesi ricchi dove c'era il petrolio che hanno detto che andava bene, che ci avrebbero aiutato, ci avrebbero comprato l'Italia e che ci sarebbero venuti ad abitare loro, in cambio noi italiani saremmo potuti andare nei loro paesi, tanto il petrolio era finito e c'era rimasto solo il deserto e un caldo insopportabile. E così è stato fatto questo trasloco di nazioni e popoli e noi siamo qui senza mare, senza laghi e senza montagne, al caldo, a guardare i ricchi che mangiano il gelato.

Supereroi di una volta

Quando ero piccolo era successa quella cosa dei raggi ultracosmici, non mi ricordo bene la storia, sono troppo vecchio per avere una buona memoria, però all'incirca era successo che degli scienziati erano saltati su a dire che la terra sarebbe stata investita da quei raggi lì, che quei raggi lì erano molto pericolosi e bisognava mettere a punto dei sistemi per ripararsi da quei raggi lì, perché chissà cosa sarebbe potuto succedere agli esseri viventi se fossero stati colpiti da quei raggi lì, che poi sarebbero sempre i raggi ultracosmici.
Allora era successo che in quattroequattrotto erano stati costruiti degli scudi spaziali, delle tute protettive, degli occhiali schermati e tutta una serie di gadget del genere, alcuni avevano guadagnato una sbardellata di soldi e tutti gli altri, come al solito, se l'erano presa nel culo, chi più e chi meno.
Dunque, è successo che quando questi raggi ultracosmici hanno raggiunto la terra, un po' sono stati respinti dagli scudi spaziali, un po' sono stati assorbiti dalle tute, gli occhiali non so cosa abbiano fatto, però erano stati disegnati da un noto stilista e quindi eravamo tutti molto fighi con quegli occhiali lì.
Sembrava proprio che non fosse successo niente di particolare, tutto funzionava come prima, nessuno si era sentito male, insomma sembrava che tutti i sistemi di protezione avessero funzionato a dovere, anche gli animali, che tra l'altro non avevano indossato ne tute ne occhiali, stavano perfettamente bene.
Poi, dopo qualche tempo, alcune persone hanno cominciato ad acquisire dei superpoteri! Le brave persone con superpoteri erano i supereroi, le persone cattive con superpoteri erano i supercriminali.
I supereroi si guadagnavano da vivere dando la caccia ai supercriminali, mentre i supercriminali dovevano rubare o rapinare perché nessuno li pagava per dare la caccia ai supereroi.
L'anno successivo all'irradiazione è stato fatto il primo censimento dei supereroi: quattrocentocinquantasette in tutto il mondo. Non c'erano invece dati ufficiali circa il numero di supercriminali. Una ricerca fatta dall'osservatorio sul crimine stimava il numero di supercriminali attorno alle duecentosettanta unità, secondo la questura un centinaio a malapena.
In Italia il supereroe più amato e famoso era Supermuco, che aveva il il potere di secernere a proprio piacimento grandi quantità di catarro verde ed appiccicoso che era in grado di sputazzare a grandissima distanza e con il quale tramortiva i cattivi di turno che venivano così assicurati alla giustizia. Una volta Supermuco aveva rischiato di soccombere di fronte al suo acerrimo nemico, quel gran pezzo di merda di Trapanator, che lo aveva attirato in una terribile trappola: una piscina piena di sciroppo per la tosse con mucolitico.
Trapanator era un dentista pazzo, conseguentemente all'esposizione ai raggi ultracosmici ognuna delle sue dita venne trasformata in un arnese da odontoiatra: trapano, fresa, aspiratore, specchietto, siringa con anestetico ed un sacco di altre cose che i dentisti generalmente ti ficcano in bocca. Trapanator agiva sempre di notte, assaliva casualmente le proprie vittime a cui infilava le dita in bocca, eseguendo così contro la loro volontà: otturazioni, devitalizzazioni, capsule, ponti, ablazione del tartaro eccetera eccetera. Alla fine del trattamento Trapanator produceva una parcella salatissima che le vittime dovevano pagare immantinente. Senza fattura c'era un congruo sconto.
Ma ritorniamo alla leggendaria battaglia della piscina piena di sciroppo per la tosse. Supermuco privato quasi totalmente della capacità di produrre catarro stava per capitolare, quando all'improvviso arrivò in suo aiuto la mia supereroina preferita: Superfiatella! La mitica Superfiatella, che era anche una discreta gnocca, aveva la capacità di modificare a proprio piacimento la struttura molecolare del proprio fiato, trasformandolo di volta in volta in anestetico, gas nervino, insetticida, nitroglicerina, fertilizzante e migliaia di altre cose a seconda delle necessità. Bene, quella volta Superfiatella produsse un'alitata anestetizzante direttamente in faccia a Trapanator che si addormentò all'istante, cadde nella piscina  di sciroppo per la tosse dove morì affogato. Supermuco si salvò e tutto finì bene, ci fu una grande festa, molto bella, ma così bella che non ve la posso neanche raccontare, perché io non c'ero, ero ancora troppo piccolo. Però lo zio di un mio amico che c'è stato ha detto che è stata proprio una bella festa.
 Un altro supereroe che mi piaceva molto era Minchiaman, un tipo a cui i raggi ultracosmici avevano ingigantito il cazzo a dismisura. Minchiaman viaggiava velocissimo a bordo dei propri coglioni rotanti del diametro di cinquantaquattro centimetri e sgominava gli avversari  con delle sborracchiate radioattive che potevano essere sparate anche a diverse centinaia di metri di distanza dalla sua grossa minchia che misurava un metro e trentasette centimetri. Minchiaman ebbe un lungo periodo di grande popolarità, aveva un sacco di ammiratori ed l'ospite più richiesto nei talkshow dell'epoca.
Purtroppo Minchiaman cadde in profonda depressione perché, a causa delle spropositate dimensioni del suo arnese, non riusciva a trovarsi una fidanzata, perché ok le dimensioni, un grosso uccello fa sempre piacere, però senza esagerare.
Purtroppo al culmine della depressione Minchiaman si suicidò sborracchiandosi un colpo in testa.
Questi supereroi di cui vi sto parlando, a differenza di quelli dei fumetti, invecchiavano come qualsiasi altro essere vivente comune. Col passare del tempo cominciarono a perdere colpi, ad avvertire un'eccessiva stanchezza, alcuni di loro veramente ma veramente anziani, cominciarono a dare segno di rincoglionimento senile, alcuni diventarono pericolosi per se stessi e per gli altri.
Mi ricordo di una volta in cui Superfiatella, che era ormai una simpatica vecchietta, venne invitata ad un programma televisivo del cazzo e per errore uccise tutto il pubblico con uno sbadiglio mefitico.
Così il Sindaco dell'Europa decretò che, per il bene dell'umanità intera, tutti i supereroi sarebbero stati prepensionati non appena avessero raggiunto gli ottant'anni di età, diversamente dalle persone normodotate che erano costrette a lavorare fino al mese precedente alla data prevista del decesso, oppure fino alla settimana precedente, non ricordo bene, sono molto anziano, sono andato in pensione ieri e mi sento già malissimo. Ah, muoio!

Colloquio di lavoro

Mi accomodo nella sala d'attesa del dipartimento che si occupa della selezione del personale, sfoglio una rivista distrattamente, sono un po' nervoso. Dopo cinque minuti arriva il selezionatore, un omone sulla quarantina, gentile, affabile, si presenta e mi chiede di seguirlo nel suo ufficio.
"Bene signor Sempronio, le anticipo che lei sembra essere proprio il nostro candidato ideale"
"Ne sono lieto, ho una grande esperienza nell'ambito del controllo di gestione.."
"No signor Sempronio, noi non abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi di controllo di gestione"
"Ma allora... Forse c'è un errore, io mi sono sempre e solo occupato di controllo di gestione..."
"Nessun errore signor Sempronio, lei è la persona di cui abbiamo bisogno. Noi cerchiamo un attentatore suicida e lei ha tutte le caratteristiche per poter svolgere questa mansione nel migliore dei modi"
" Mi prende per il culo? Certo che mi prende per il culo, non dovrei neanche chiederlo, Va bene, la saluto e la ringrazio per il tempo che mi ha fatto perdere"
"Ma no, signor Sempronio, non faccia così, l'offerta della nostra società è molto seria. Stia a sentire, mi dia il modo di illustrarle brevemente il progetto. Dunque, la crisi economica internazionale ha appena compiuto venticinque anni. Asia, America ed Australia si barcamenano, l'Africa è sempre stata messa malissimo, mentre tutti i paesi europei sono ridotti con le pezze al culo. L'unico modo per rilanciare l'economia è una guerra. Ci serve una guerra che si possa concludere rapidamente, diciamo al massimo in un annetto, per questo motivo è necessario che sia circoscritta entro i confini di una sola nazione, insomma, una guerra civile per intenderci. Inoltre occorre realizzare un alto grado di distruzione, in modo che sia necessaria una ricostruzione particolarmente vasta e radicale che possa fungere come catalizzatore per una vigorosa ripresa economica. Case nuove, elettrodomestici nuovi, automobili nuove eccetera eccetera. Abbiamo perciò pensato di innescare questa guerra civile in Italia, dove ci sono già diverse tensioni interne pronte a degenerare. Ed ora probabilmente vuole sapere come di colloca lei all'interno di questo progetto, giusto? Bene, tra circa un mese lei si imbarcherà su un volo di linea diretto verso l'aeroporto di Capodichino con un altimetro da polso ed un detonatore per un piccolo ordigno nucleare che noi ci saremo preoccupati di collocare a bordo del suddetto volo di linea. Quando l'aereo sarà in fase di atterraggio, non appena il suo altimetro le indicherà un'altezza di settecento metri, lei premerà un bottone presente sul detonatore e così facendo cancellerà Napoli dalla faccia della terra. La colpa dell'attentato sarà addossata ai gruppi separatisti romagnoli che già da tempo stanno lanciando proclami minacciosi verso il governo federale del sud. Ed il gioco è fatto, in un attimo scoppia la guerra che farà ritornare ricchi tutti gli europei"
"Ma lei è pazzo, io morirei nell'esplosione, perché mai dovrei accettare?"
"Perché è un lavoro retribuito molto bene, diciamo cinque milioni di euro. Lei ha cinquantasei anni, è disoccupato ormai da quasi tre anni, è vedovo e sta per finire i risparmi. Non ha nessuna possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, ma ha bisogno di soldi molto in fretta, la sua automobile cade a pezzi, deve pagare le spese condominiali arretrate per non essere messo in mora, deve pagare la retta per l'università di sua figlia che studia all'estero e a cui mancano ancora due anni per laurearsi. Che prospettive potrebbe avere sua figlia se dovesse abbandonare gli studi? Spaccio di droga? Prostituzione? Se accettasse la nostra proposta invece sua figlia potrebbe vivere una vita agiata, senza problemi economici.
Per quanto riguarda la morte, beh, certamente non è una prospettiva particolarmente allettante, me ne rendo conto, però se ieri sera ha avuto modo di ascoltare il TGqualcosa, sicuramente ha anche sentito le ultime statistiche sui disoccupati nel nostro paese. Da quando è stato smantellato completamente il welfare e Papa Gaudente I si è giocato tutti i soldi del Vaticano alle slot machine, l'ottantacinque per cento dei disoccupati muore di fame entro quattro anni dalla perdita del posto di lavoro, il dieci per cento muore di freddo durante l'inverno, il tre per cento muore di malattie facilmente curabili, il due per cento viene ucciso dal racket del commercio di organi. Insomma, in ogni caso non avrebbe grandi prospettive, nessuno sopravvive al quarto anno di disoccupazione.
Se lei accetta noi le anticipiamo subito mezzo milione di euro, il bonifico per il saldo partirà non appena premerà il pulsante del detonatore. Cosa ne dice?"
" Cosa ne dico? Ucciderei un sacco di gente!"
"Questo ridurrebbe drasticamente la percentuale di disoccupati, che è un fatto positivo, no? Anche la camorra subirebbe un grave colpo, anche questo è un fatto positivo, no? Comunque Se non si realizzasse questo progetto per una guerra civile lampo, le tensioni interne all'unione europea sono così esasperate da determinare un conflitto a livello continentale che produrrebbe sicuramente un numero maggiore di vittime, mi creda signor Sempronio"
" Ma In fin dei conti potrei raccontare tutto alla polizia, oppure alla stampa. Non temete che io possa rovinare il vostro piano?"
"Certo che no, perché mai dovremmo temere una cosa del genere? Nessuno le darebbe retta, sicuramente sarebbe scambiato per un pazzo mitomane. Nella migliore delle ipotesi riuscirebbe a fare una denuncia alla polizia o ai carabinieri, che comunque si guarderebbero bene dall'occuparsi della faccenda.
Signor Sempronio, chiaramente non pretendo che mi dia una risposta subito, però pensi bene alla nostra proposta e ci faccia sapere cos'ha deciso"

2
La settimana successiva li ho richiamati ed ho accettato il lavoro, ora sono a bordo dell'aereo diretto a Capodichino, questo mese è passato in fretta, troppo in fretta, ho paura, non sono pronto a morire. Sono pietrificato sulla mia poltrona, con il detonatore in tasca, l'occhio fisso sull'altimetro. mancano meno di dieci minuti all'atterraggio, alla fine della mia vita, alla fine delle mie speranze, dei miei sogni, dei miei ricordi. Tra poco dovrò premere il pulsante, guardo l'altimetro, 1500 metri, 1200 metri, 1000 metri, 900 metri, estraggo il detonatore dalla tasca, 800 metri, posiziono il dito indice sul pulsante, 700 metri...

3
Mi sveglio, cazzo che incubo, che sogno di merda, stavo per morire, stavo per far esplodere una bomba atomica sopra ad una città.
Che sogno assurdo, ero vedovo, avevo una figlia, avevo cinquantasei anni, il mondo era irreale.
Che angoscia, mi devo alzare, non ce la faccio più a stare a letto. Guardo l'orologio, non sono ancora le sette, mi alzo, mi faccio una doccia, poi mi preparo un caffè, esco sul terrazzo, c'è fresco, si sta bene. È domenica mattina, guardo la città dall'alto, non c'è in giro nessuno, in cielo si vede un aereo, si sta dirigendo all'aeroporto qui vicino, chissà da dove viene? Cosa vengono a fare quelle persone? A che ora si saranno svegliate per prendere quell'aereo? Mentre cerco di darmi delle risposte l'aereo esplode, poi nel cielo c'è un bagliore accecante, poi muoio.

Diversamente felice

L'astronave da ricerca scientifica surbeliana entra nell'orbita terrestre nel momento stesso in cui la futura madre di Eufremio varca la soglia della sala parto. I surbeliani si occupano di approfondire le conoscenze sul genere umano ormai da più di ventennio e finalmente sono riusciti a mettere a punto una cazzo di tecnologia in grado di fornire delle nuove informazioni sulla percezione sensoriale da parte degli esseri umani. La ricerca scientifica sulla nostra specie ha goduto del massimo interesse galattico circa cinque anni prima, quando Dei ricercatori di Orefellos sono riusciti a svelare il meccanismo di microinduzione genica che provoca l'atrofia dei  trasmettitori e dei recettori telepatici dell'encefalo umano, scoperta che era valsa ai suddetti ricercatori svariate e prestigiose onorificenze a livello galattico, come ad esempio il premio Fucrux di Korgas IV, il collare di Rutnezio di Prog'nofz, La Corona Iridescente della confederazione Agramex ed il Pompino Imperiale Munifico di Sua Maestà Flokias la Gran Vacca.
La Nuova tecnologia messa a punto dai surbeliani può fornire un notevole impulso all'attuale ricerca, infatti sembra essere in grado di ricavare la più vasta e completa gamma di informazioni sulle capacità percettive degli esseri umani mai avuta a disposizione sino ad ora nell'intera fottutissima galassia.

"Signora, spinga! Spinga che sta uscendo! Un ultimo sforzo, coraggio!" E tracchete, ecco che viene alla luce il piccolo Eufremio, un maschietto bello e perfettamente sano del peso di tre chili e seicentocinquanta grammi.
In quel momento l'astronave surbeliana entra nella sala parto, individua Eufremio e con una spettacolare derapata si infila nel suo orecchio sinistro. Sì, perché i surbeliani sono una razza molto intelligente, ma dal punto di vista fisico sono delle assolute mezzeseghe, basti pensare che tutta l'astronave scientifica, contenente l'equipaggio costituito da settantaquattro scienziatesse, settantaquattro scienziati due piloti e due pilotesse, era grande poco più di mezzo millimetro.
L'astronave, dopo un viaggio di circa quarantadue secondi all'interno della testolina di Eufremio, atterra sulla dura madre encefalica. Dalla zona di atterraggio vengono inviate, in una prima fase, delle sonde neurali stereotattiche autoreplicanti che vanno a colonizzare tutti i dendriti, e successivamente degli amplificatori al plasma di onde cerebrali, che vanno ad innestarsi negli assoni. Questo ingegnoso accrocchio tecnologico consente di generare una matrice d'impulso d'onda che viene analizzata dagli spettrometri quantistici di bordo, i quali dovrebbero essere in grado di fornire l'algoritmo delle percezioni sensoriali dell' homo sapiens. Una derivata sincrona della matrice d'impulso d'onda viene invece utilizzata dai connettori vettoriali della consolle di comando per pilotare il corpicino di Eufremio. Però c'è da dire che i piloti surbeliani non hanno una grande esperienza nella guida dei corpi di esseri umani, anzi, non ne hanno proprio alcuna e tendenzialmente guidavano abbastanza alla cazzo di cane qualsiasi tipo di veicolo. Di  conseguenza il piccolo Eufremio si muove senza alcuna coordinazione, in modo un po' convulso, comunque dato che nessun neonato si muove in modo particolarmente coordinato,  nessuno si accorge dell'anomalia di Eufremio.

Negli anni successivi gli scienziati surbeliani, grazie alla matrice d'impuldo d'onda, acquisiscono una gran mole di dati di estrema importanza per l'elaborazione dell'algoritmo delle percezioni sensoriali, mentre i piloti surbeliani non riescono ancora a progredire nella capacità di guida di Eufremio, pertanto il bambino non riesce a compiere le normali attività che invece sono in grado di svolgere i suoi coetanei.
All'età di sei anni Eufremio non è in grado camminare, non è in grado di parlare, muove mani e braccia in modo scomposto, ciondola la testa da tutte le parti, sbava in continuazione ed ha sempre un'espressione felice e sorridente stampata sul viso. Sì, perché in realtà, all'interno del suo corpicino che i piloti surbeliani non sono in grado di manovrare, il nostro Eufremio sta benissimo. Infatti la matrice d'impulso d'onda genera delle frequenze armoniche secondarie che vanno a filtrare i mediatori neurochimici delle sensazioni umane, andando ad eliminare tutte le percezioni negative che avverte Eufremio, esaltando invece tutti i sentimenti e le sensazioni positive che è in grado di provare l'essere umano. Per Eufremio tutto è stupendo, vede sempre cose che trova belle ed interessanti, cose dalle forme perfette, dai colori bellissimi. Annusa in continuazione profumi inebrianti e sublimi, sente suoni celestiali che vanno a tessere le melodie più armoniose dell'universo, i sapori sono squisiti, appaganti e stimolanti. Eufremio è felice, prova solo amore, gioia, allegria, soddisfazione e tutto quanto lo circondava è la rappresentazione della perfezione assoluta. Eufremio è in paradiso.

I genitori di Eufremio sono invece chiaramente angosciati per lo stato di salute del proprio figlio. I medici non sanno dare una cazzo di spiegazione riguardo alla condizione di Eufremio. Non c'è nulla di anomalo nelle centinaia di analisi che vengono svolte continuamente, il paziente è teoricamente sano, eppure Eufremio, che ha da poco compiuto tredici anni, non riesce a fare niente di più di quello che riesce a fare un neonato.
Un  giorno decide di occuparsi della questione un noto scienziato, il professor Aperitivo, che essendo genetista, decreta che la causa dello stato patologico di Eufremio è di natura genetica.
In realtà il professor Aperitivo, oltre ad essere un noto puttaniere e cocainomane, è proprietario di una catena di istituti di ricerca in franchising che sta passando un brutto periodo dal punto di vista economico e quando viene a conoscenza dello strano caso della disabilità di Eufremio, pensa di poter sfruttare il ragazzino per ottenere un po' di finanziamenti. Il professor Aperitivo organizza un tour presso i più noti talk show televisivi nazionali, dove mette in mostra Eufremio, sbavante e ciondolante a bordo della sedia a rotelle. L'effetto mediatico è così tristemente patetico, da indurre chi ha la necessità di placare dei sensi di colpa, di qualsiasi natura essi siano, ad elargire un bel pacco di soldini al professor Aperitivo affinché possa mettere a punto una cura per il ragazzino diversamente abile e normalmente disabile.

A causa della totale incapacità dei piloti surbeliani, il tour di Eufremio sulla sedia a rotelle dura per diversi anni, lo spettacolo funzionava bene, il professor Aperitivo ha modo di illustrare in maniera comprensibile a tutti, con gran dovizia di particolari, gli inesistenti risultati della ricerca in corso sulla rarissima e misteriosa malattia del ragazzo sulla sedia a rotelle. Poi però successe che la gente comincia un po' a rompersi il cazzo della triste storia di Eufremio ed il flusso di finanziamenti per la ricerca inizia a diminuire in maniera consistente. Il professor Aperitivo è pertanto costretto ad inventarsi qualcosa di nuovo per invogliare i sui finanziatori a cacciare ancora un po' di grana e così annuncia di essere riuscito a sintetizzare una molecola in grado di riparare quella mezza dozzina di geni difettosi che causano tutti quei problemi ad Eufremio, molecola che inietterà personalmente al ragazzo diversamente abile il sabato successivo, in diretta tivù in prima serata. Dato che la molecola in questione non funzionerà, il professor Aperitivo progetta già di scappare, immediatamente dopo lo show televisivo, alle Bahamas, con i soldi e con Brigitta la tettona, la sua escort preferita.

La sera dello show televisivo il professor Aperitivo si offre alle telecamere indossando uno stupendo camice bianco, tempestato di brillanti, griffato Salato&Gabbato e brandendo una siringa contenente una soluzione diluita di acido acetilsalicilico. Eufremio è seduto sulla sua sedia rotelle, ciondola la testa, sbava e sorride felice, perché Eufremio è sempre in paradiso. Il professor Aperitivo inietta la miracolosa molecola in una vena qualsiasi di Eufremio che comunque continua a sorridere felice.
Ora succede una cosa che nessuno si aspetta, dunque, l'acido acetilsalicilico è un potentissimo afrodisiaco per i surbeliani, quindi, immediatamente dopo l'iniezione, a bordo dell'astronave comincia l'orgia più devastante della storia delle orgie surbeliane.
Tutti i surbeliani a bordo cominciano a toccare, grattare, succhiare, infilare, leccare, spingere, allargare, dondolare, gemere eccetera eccetera. Nessuno si occupa più degli strumenti di bordo, nessuno si occupa di compensare la matrice d'impulso d'onda, nessuno ascolta gli allarmi che dicono che la matrice d'impulso d'onda ha un sovraccarico, nessuno ascolta l'allarme generale che dice che la matrice d'impulso d'onda sta per collassare e che sono cazzi vostri se non fate subito qualcosa. Così succede che nel bel mezzo del torneo di cunnilingus surbeliano, la matrice d'impulso d'onda collassa, le frequenze armoniche secondarie che vanno a filtrare i mediatori neurochimici delle sensazioni umane svaniscono nel nulla, come delle scoregge all'aria aperta, e con esse svanisce anche il paradiso di Eufremio.

Eufremio torna ad essere un individuo normalmente abile, non è più in paradiso, non è più particolarmente felice, si ritrova ad essere nuovamente completamente padrone del proprio corpo di fronte alle telecamere, di fronte ad un pubblico impietosito, commosso, viscido e presenzialista.
Eufremio comincia a provare sensazioni nuove, mai provate prima: tristezza, angoscia, rabbia, disgusto e raccapriccio.
Eufremio ora riesce a muoversi, si alza dalla sedia rotelle e compie qualche passo verso le telecamere, verso il pubblico che piange di gioia. Eufremio ora è in grado di parlare, così nel silenzio assoluto dello studio televisivo, di fronte ad un pubblico ammutolito dall'emozione, Eufremio pronuncia la prima parola della sua vita: "Merda!"

Un personaggio

"Vieni qui un attimo, ti devo parlare seriamente"
"Va bene, che c'è?"
"Insomma, il tuo atteggiamento, non va mica tanto bene"
"Quale atteggiamento? Perché?"
" Il fatto che bevi un sacco di birra e ti fai le canne, insomma, non va molto bene, anzi, non va bene per niente"
"Ma non bevo molto, giusto qualche birretta, e anche le canne, sì, insomma, non fumo mica tanto, giusto due o tre cannette la sera, per dormire meglio"
"Guarda, il problema non è tanto quello delle canne e delle birre, cioè, puoi fare un po' il cazzo che ti pare, sei un adulto, sai quello che fai. Il problema è che tu dai solamente l'immagine di quello che beve e fuma. E basta, nulla di più, non emerge nient'altro di quello che hai dentro veramente"
"Beh, in effetti..."
"Non traspare nulla del tuo carattere, dei tuoi pensieri, dei tuoi dubbi, dei tuoi timori, delle tue tensioni, dei tuoi desideri. Neanche delle tue passioni, ecco, quali sono le tue passioni? Si percepiscono solo la birra e le canne. Non so se mi sono spiegato, hai capito cosa intendo?"
"Mah, sì, insomma credo di sì..."
"Ad esempio, il tuo rapporto con le ragazze, com'è? Ti sei mai innamorato?"
"Bah, il rapporto con le ragazze.. sì insomma, ogni tanto ho una storia con qualcuna, scopiamo, ci beviamo una birretta, ci facciamo una canna, cose così, più o meno..."
"Non sei mai stato innamorato?"
"Non saprei, insomma, non mi sembra, ecco..."
"Forse questa scorza così dura è stata causata da qualche delusione, ecco, sei stato tradito da un grande amore, la tua ragazza è andata a letto col tuo migliore amico, è così? Vero?"
"Mah, non mi sembra, no, insomma, direi proprio di no"
"Forse odi le donne, non hai fiducia in loro, magari a causa di un trauma infantile? Hai sorpreso tua madre che scopava con l'idraulico sul tavolo della cucina? Questa cosa ti ha traumatizzato? Non riesci ad amare per questo motivo?"
"Boh, no, la mamma non scopava l'idraulico, no, niente traumi..."
"Ma hai un buon rapporto con i tuoi genitori? Hai forse una tensione interiore dovuta al fatto che non ti sei mai sentito apprezzato dai tuoi Genitori? Da piccolo ti trascuravano? Nutri del rancore nei loro confronti?"
"No, coi vecchi è tutto a posto, qualche volta ci beviamo persino una birretta insieme, niente canne, ma qualche birretta sì, ce la beviamo..."
"Ma sei sicuro che tua mamma non scopasse con l'idraulico?"
"Sicuro, non scopavano"
"E dimmi un po', quali sono le tue aspettative, quali sono i tuoi progetti?"
"Insomma, progetti... io sto bene così, ho il mio tran tran, il mio lavoro, quando finisco di lavorare mi vedo con gli amici, ci facciamo qualche birretta, ci facciamo qualche canna, sto bene così, ogni tanto ho una storia con qualcuna, te l'ho già detto no?"
"Si me l'hai già detto. Ma forse hai qualche paura, qualche inquietudine, c'è qualcosa che ti tormenta? Qualcosa ti opprime? Paura della morte, paura dell'infinito, qualcosa di questo tipo qui?"
"No, insomma, la morte, adesso è ancora un po' presto, sono giovane, sto bene, non ci penso, non penso neanche all'infinito di solito, no, sono tranquillo, mi bevo la mia birretta e mi faccio la mia canna e sto bene così"
"Eh, no, no, però così non va bene, non sei un gran personaggio, con te non ci viene fuori un romanzo, ma neanche un racconto, neanche un racconto breve, cazzo! Sei prevedibile, non hai spessore, non c'è introspezione psicologica, non c'è un minimo di approfondimento sui meccanismi, sulle dinamiche.  Potresti impegnarti un po' di più, dai!
"Beh, sì, potrei impegnarmi, in effetti sono un po' pigro, magari sono un po' intorpidito dalle birre, un po' anche dalle canne... però sai, volendo ben vedere, in fin dei conti sei tu lo scrittore, io sono un tuo personaggio e faccio quello che vuoi tu. Quelle robe dell'introspezione, dello spessore, delle dinamiche eccetera eccetera dovresti essere tu a pensarci, sì, insomma, sarebbe compito tuo, no?"
"Eh sì, in effetti, è un po' imbarazzante ammetterlo, ma è proprio così, hai ragione, però non è facile, è un po' un casino, sto anche attraversando un brutto periodo di crisi creativa, ho una fastidiosa dermatite, la notte non riesco a dormire bene... Senti un po' Personaggio, facciamo così, prendiamoci una pausa. Rolla una canna che io vado in cucina a prendere un paio di birrette fresche e ci rilassiamo un attimo"
"D'accordo Scrittore, facciamoci questa pausetta, adesso preparo subito una bella cannetta, però magari è meglio aspettare un attimo prima di andare in cucina a prendere le birre. Sai, c'è mia mamma che sta facendo un pompino all'idraulico..."
"Ah, va bene, aspetto..."

Profumi, odori e cose così

Abito in una casa d'epoca, non so esattamente di quale epoca, comunque di una qualche epoca del passato recente, insomma, non è una casa antica, è semplicemente una casa vecchia. Dunque, nella casa d'epoca dove abito io, ci sono cinque piani ed io abito all'ultimo piano, che quindi è proprio il quinto. Però succede che non c'è l'ascensore nella casa d'epoca dove abito, si vede che in quell'epoca non era ancora stato inventato l'ascensore, oppure costava troppo, oppure chi l'ha progettato non aveva voglia di infilarci anche l'ascensore nel suo progetto del cazzo. Così mi tocca salire a piedi, cioè, mi tocca anche scendere a piedi, ovviamente, però scendere a piedi non è faticoso come salire e quindi non me ne frega niente di scendere a piedi, mentre salire a piedi mi fa girare un po' il cazzo, a volte di più, a volte di meno, ma mi fa girare sempre il cazzo.
Comunque ci sono anche degli aspetti positivi nel salire a piedi fino a casa, tipo che ad esempio ci si mantiene in forma, insomma, a salire cinque piani a piedi, tutti i giorni, due o tre volte al giorno, cioè, si brucia almeno una certa quantità di calorie, non saprei dire quante calorie esattamente, ma sicuramente più di quelle che si bruciano andando con l'ascensore, poi si mantengono i muscoli delle gambe belli tonici, poi deve fare bene anche al cuore, insomma penso che gli faccia bene, al cuore, dovrebbe essere così.
Poi una cosa che mi piace molto, ma che non c'entra un cazzo con la forma fisica, è quella di annusare gli odori che provengono dalle cucine dei miei vicini di casa, cercare di indovinare che piatti stanno cucinando, quali sono gli ingredienti che utilizzano e cose così.

Al primo piano abita la signora Lopez, cioè, non ci abita solo lei, ci abita anche suo marito e sua figlia, però è la signora Lopez quella che cucina, cioè, credo che sia lei perché suo marito torna a casa poco prima dell'ora di cena, insomma, non avrebbe il tempo di cucinare. Comunque oggi al primo piano si sente un odore, no, un profumo, un profumo di mare, potrebbe essere un sughetto con dei frutti di mare, oppure con dei gamberoni, ecco, penso che sia un risotto con gamberoni. Che buon profumino, intuisco dell'aglio e del prezzemolo. Ma c'è anche profumo di pesce fresco, forse branzini, sdraiati sulla teglia, con una foglia d'alloro nella pancia aperta, pronti ad entrare in forno al momento più opportuno. Forse verrà a cena il fidanzato della figlia, credo di sì, di solito la signora Lopez non prepara tutta 'sta roba da mangiare.

Al secondo piano Abita l'Ermenegildo, un tipo sulla quarantina che lavora alle poste. Vive da solo e ogni tanto invita qualche amico a giocare a poker, mentre invece di donne non se ne sono mai viste arrivare. Qualcuno dice che non si vedono mai donne perché Ermenegildo è gay ma secondo me non è mica vero. Cioè, è vero che non si sono mai viste donne dall'Ermenegildo, ma secondo me non è gay, è che invece ha proprio una faccia di cazzo da fare paura e poi puzza sempre un po' di ascella, qualche volta di più, qualche volta di meno, ma puzza sempre un po' di ascella. Insomma, alle donne non piacciono proprio tantissimo quelli che puzzano di ascella, e nemmeno quelli con una faccia di cazzo da fare paura, per cui penso che l'Ermenegildo si farebbe anche qualche trombata con qualche donna, magari anche non particolarmente avvenente, ma lui è messo così da fare schifo che nessuna donna lo vuole neanche frequentare.
Però c'è da dire che dalla cucina dell'Ermenegildo escono sempre dei profumini mica male, ad esempio adesso sta friggendo delle polpettine. Un impasto di carne tritata, salsiccia, pane secco ammollato nel latte, prezzemolo, un po' di cipolla tritata e formaggio grana grattugiato, un pizzico di sale, un pizzico di pepe.
Tutto che frigge nell'olio bollente spandendo in giro un bel profumino di polpetta.

Al terzo piano abitano due studentesse universitarie che vengono dalla Basilicata, una è carina, l'altra anche, ma ha il culo un po' grosso. Comunque sono due tipe simpatiche, sorridenti, allegre. Anche quella col culo un po' grosso. In genere queste studentesse che arrivano dalla Basilicata si preparano delle grandi zuppe o minestre, non so esattamente, comunque i profumi sono buoni, di verdure fresche, legumi e qualche fogliolina aromatica, che stanno lì, tutti assieme a bollire in compagnia nella pentola di terracotta. Non so se la zuppa è il piatto tipico della basilicata, non ne ho preprio idea, ma penso di no, comunque queste due studentesse si fanno sempre delle zuppe, cioè, non proprio sempre sempre, però molto spesso.  Comunque credo che in questo periodo non abbiano questa gran voglia di cucinare neanche le zuppe, magari sono vicine alla data di qualche esame, magari stanno studiando molto, che cazzo ne so io, comunque succede che ultimamente si sentono solo gli odori delle pizze e dei kebab che si portano a casa.

Al quarto piano c'è uno che se la tira da gran figaccione, il nome non me lo ricordo, ma di cognome è Pappafico, Pappalardo o Pappaqualcosa, non mi ricordo esattamente. Questo qui non cucina un granchè, solo pasta al pomodoro o bistecchine in padella, roba che non doveva piacere molto neanche alla sua fidanzata, che un paio di settimane addietro gli ha fatto una gran piazzata e poi lo ha mollato brutalmente. Cioè, in realtà non credo che la piazzata fosse per le sue scarse capacità in cucina, credo piuttosto una questione di corna o cose così, comunque lei era incazzata come una belva. Poi lui si deve essere depresso un bel po', deve aver smesso di cucinare perchè da allora non ho più sentito odore di cibo.
Adesso però si sente una puzza, sì proprio una puzza, una puzza schifosa, come di... di cadavere in decomposizione, ecco!

Non ho visto

Una volta si stava tranquilli qui nella costellazione di Orione, per un poliziotto era il posto ideale per lavorare poco e in santa pace. Non succedeva mai niente di impegnativo, solo qualche lite tra vicini di casa, qualche furto in appartamento, alcune risse, poche rapine, qualche piccola rottura di coglioni, niente di più.
Sono arrivato qui dieci anni fa. Sul pianeta Terra ero rimasto coinvolto in uno scontro armato a seguito di una rapina, quei bastardi dei rapinatori mi hanno disgregato un braccio con un fucile laser a triodi ottici e così il dipartimento di polizia mi ha inviato su Orione, col mio nuovo braccio bionico, per svolgere l'attività di servizio in un posticino tranquillo.
Da quando sono arrivato sono avvenuti solo tre omicidi. Erano tutti omicidi passionali... prima un marito geloso che ha strangolato la moglie, poi una moglie che invece di divorziare ha preferito vaporizzare a colpi di laser il proprio marito, ed infine un ragazzotto che ha sfondato a colpi di bottiglia la testa del suo amante che lo voleva lasciare. Tre indagini banali, risolte positivamente in poco tempo, senza fatica.
Da qualche tempo a questa parte invece le cose sono abbastanza cambiate. Orione è diventata una meta turistica particolarmente frequentata a causa dei suoi bastioni dove i turisti sono convinti di poter ammirare le famose navi da combattimento in fiamme. Turisti ignoranti del cazzo che non sanno che la guerra è finita da più di trent'anni e che di navi da combattimento in questo quadrante della galassia non ce ne sono più.
Turisti che si cacciano nei guai, che vengono rapinati, violentati, sequestrati, truffati, che si drogano, che litigano, che si picchiano... che fondamentalmente sono una grandissima rottura di coglioni. Proprio come adesso che, alle due e trentacinque, durante il normale, banale, tranquillo, routinario servizio di pattuglia notturna, mi ritrovo di fronte a questo cadavere di un turista che mi rompe i coglioni. Certamente non era sua intenzione quella di rompermi i coglioni, sono convinto che ne avrebbe fatto volentieri a meno, però, di fatto, mi rompe i coglioni. Non è che tutti i cadaveri mi rompano i coglioni, solamente quelli assassinati. E questo turista qui è stato chiaramente assassinato. Sarà il caso di dare un'occhiata in giro prima di avvisare la centrale, che poi sia quelli della scientifica che il magistrato ti fanno una cifra di domande, insomma, non vorrei sembrare impreparato. Guardo un po' in giro, senza toccare niente eh, che altrimenti mi cazziano, vedo se trovo qualcosa di interessante.
Dunque, il cadavere ha una faccia che mi sembra di avere già visto da qualche parte, ma dove? Ah sì, questo l'ho visto in un poster in camera di mia figlia, è famoso, dev'essere quel cantante... come cazzo si chiama... Tony Squaragliato! Ecco chi è! O meglio, chi era! Porca puttana, chissà come ci resterà male mia figlia, piangerà, si incazzerà si deprimerà... mi aspetta un periodo difficile a casa, ci mancava solo che morisse il cantante preferito di mia figlia, porca puttana!
Gli hanno tagliato la gola. Guarda quanto sangue c'è in giro... Ma come cazzo è possibile che, con una vastissima gamma di armi laser, ci sia ancora qualcuno che ammazza la gente come nell'epoca preistorica? Sarà stato qualche maniaco psicopatico del cazzo, qualcuno a cui piace sguazzare nel sangue, qualcuno a cui non piacevano le canzoni di Tony Squaragliato. Oddio, le canzoni di Tony Squaragliato fanno cagare anche me, però cazzo, mica si può ammazzare qualcuno perché canta delle canzoni di merda.
Eccola l'arma, un pugnale... con una forma strana, ricorda un po' un pugnale rituale usato dai Bakfhur per la loro cerimonia del taglio delle unghie. Che cosa strana, perché uccidere un famoso cantante con un pugnale destinato ad un rituale sacro, dev'essere di sicuro un delitto premeditato, di certo nessuno va in giro con un pugnale rituale Bakfhur, così, tanto per il gusto di portarselo in giro e farlo vedere agli amici, poi incontra un cantante che gli sta sul cazzo e lo ammazza così, perché gli è venuto un raptus... no, è stato sicuramente una cosa premeditata.
Che palle! Di sicuro perderò un sacco di tempo a scrivere il rapporto, poi altrettanto sicuramente, invece di andarmene a casa, mi tratterranno in servizio per lo svolgimento delle indagini, perché il morto è famoso, è stato ucciso in un modo strano... ci sarà un sacco di attenzione da parte di tutti i mezzi di comunicazione, mi toccherà fare un sacco di straordinari, certamente non mi faranno smontare fino a questa sera , porca puttana! E oggi pomeriggio c'è la finale dei mondiali di calcio terrestri trasmessa in galassiavisione! Merda! Quel coglione di Tony Squaragliato mi farà perdere la finale dei mondiali!
No, calma, manteniamo la calma... In giro non c'è nessuno... il cadavere l'ho visto solo io che non ho ancora avvertito nessuno dell'accaduto... dunque, adesso salgo sulla navetta, faccio finta di niente e teletrasporto Tony Squaragliato, il suo sangue tutto sparpagliato in giro ed anche il pugnale, nello spazio profondo, lontanissimo da qui. Ecco, teletrasporto tutto fuori dalle palle, così mi posso vedere tranquillamente la finale dei mondiali.
E poi mia figlia non soffrirà, ecco.